Il Ministero del Lavoro ha dato il via libera alla circolare Inps relativa al cumulo gratuito dei periodi assicurativi non coincidenti, ovvero dei contributi previdenziali versati alle casse di previdenza dei professionisti. La circolare era stata trasmessa al Ministero lo scorso 4 ottobre.

Il cumulo gratuito dei contributi è entrato in vigore con l’ultima legge di Bilancio e permette di accorpare i periodi di contribuzione in enti previdenziali diversi. Grazie al cumulo gratuito è possibile sommare i periodi di iscrizione a enti diversi per avere un’unica pensione, anche se in nessuna delle gestioni sono stati maturati i requisiti contributivi richiesti. Il cumulo vale sia per la pensione di vecchiaia che per quella anticipata.

Finora il cumulo gratuito dei contributi era rimasto inattuato per i liberi professionisti, questo perché le relative Casse di previdenza in alcuni casi hanno requisiti di pensionamento diversi da quelli previsti per la generalità dei lavoratori e applicati dall’Inps e questo può portare a un pagamento anticipato dell’assegno pensionistico da parte delle stesse casse previdenziali, con conseguenze economiche sul loro bilancio che, per norma, devono garantire la sostenibilità a 30 anni.

La soluzione individuata dall’Inps, in mancanza di una normativa specifica del caso, è: il cumulo potrà essere utilizzato da subito per il diritto alla pensione. In relazione invece all’importo dell’assegno, l’Inps verserà la parte di sua competenza, per quanto riguarda la parte di competenza della cassa professionale, il versamento avverrà al raggiungimento dei relativi requisiti.

L’assegno corrisposto dall’Inps sarà tecnicamente un anticipo della pensione, perché in caso contrario avrebbero dovuto essere riconosciute anche le integrazioni e le maggiorazioni sociali, determinando un appesantimento dei conti. Con la nuova legge di Bilancio dovrebbe venire introdotta una copertura normativa al meccanismo individuato dall’Istituto di previdenza.